Martedì, 14 Dicembre 2021 10:55

Parma 60^ per qualità della vita delle donne: interviene Andreana Bassanetti In evidenza

Scritto da FC
Andreana Scapuzzi Bassanetti con Papa Francesco Andreana Scapuzzi Bassanetti con Papa Francesco

Allarmante la posizione di Parma - 60° posto - nella classifica sulla qualità della vita delle donne. Nella classifica sulla sicurezza scende al 61°

La classifica stilata dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle singole città italiane, più che mai attendibile dato il prestigio della testata che l’ha redatta e pubblicata ci preoccupa per la cattiva posizione (sessantesima) nella classifica relativa alla qualità della vita delle donne e per il settantunesimo posto per la sicurezza, tema caro a tutta la città e soprattutto a noi donne.

Queste ultime indicazioni e in particolare quello sulla qualità della vita delle donne non è passata inosservata all'Associazione  “Parma è donna” nata per difendere il prezioso ruolo della donna nella società e nella città.

Mi sorprendo che ci si sorprenda di questi dati, commenta Andreana Scapuzzi Bassanetti, già Assessore ai servizi sociali del Comune di Parma, Fondatrice e Presidente Internazionale dell’associazione Figli in Cielo e membro del direttivo dell’associazione Parma è Donna.  Il gioco di parole, ovviamente, è voluto. Purtroppo ci sono segnali continui, troppo evidenti, che dimostrano quello che queste cifre sintetizzano. Le notizie di cronaca degli ultimi periodi in tema di sicurezza ne sono la più chiara testimonianza. Ma basterebbe passeggiare per alcuni quartieri e anche per il centro città per vedere i seri problemi di sicurezza e degrado in cui Parma vive. Servono politiche familiari (come il quoziente familiare), di conciliazione, vigili di quartiere e presidi fissi nelle strade come già fatto durante l’amministrazione Vignali.

Politiche che avevano dato buoni risultati. Altrimenti questa spirale si ripercuote su atteggiamenti negativi nei confronti del genere femminile e dei soggetti più deboli. Diversi i parametri utilizzati per redigere una graduatoria quanto mai preoccupante per la nostra realtà. Si tratta di indicatori relativi al mondo femminile nelle sue molteplici sfaccettature: la speranza di vita alla nascita, il tasso di occupazione delle donne e l’occupazione giovanile, il gap occupazionale di genere, il tasso di mancata partecipazione al lavoro, il gap retributivo tra uomini e donne, il numero di imprese femminili, gli amministratori donne, sia nelle imprese sia nei Comuni, le violenze sessuali, le performance nello sport e le prestazioni olimpiche.

L’indagine del Sole 24 Ore ha sempre tenuto conto di alcuni di questi indicatori ma quest’anno la scelta è stata diversa, scorporandoli per la prima volta dalla classifica generale e creando un indice a sé stante che mette in luce le discrepanze territoriali nella parità di genere. Continua la portavoce di “Parma è Donna”: “La donna dovrebbe essere al centro della società. La verità, invece, dice che oggi è relegata ai margini perchè non le viene assicurata la minima sicurezza, né dal punto di vista sociale né istituzionale.

Con la mia professione di psicoterapeuta vengo a contatto con tante donne che, nel lavoro e nella quotidianità, sono maltrattate in modi molto diversi.  . Questa graduatoria, purtroppo, testimonia quello che vedo ogni giorno nel mio lavoro”. “L’Associazione “Parma è donna” e il suo manifesto sono nate per dare voce al genere femminile. Il ruolo della donna deve essere esaltato all’interno della società.  E non complicato e non difeso in città da atteggiamenti completamente sbagliati”.